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Palazzo Apostolico : Articolo
Il Papa è tornato a parlare delle apparizioni di Fatima e della profezia detta dalla «Bianca Signora» ai pastorelli: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà». Lo ha fatto ieri mattina, durante la preghiera del Regina Coeli in piazza San Pietro, a un giorno dall’anniversario dell’inizio delle apparizioni - 13 maggio 1917 - e a 25 anni - 13 maggio 1981 - dall’attentato a Papa Wojtyla in cui «il Servo di Dio Giovanni Paolo II sentì di essere stato miracolosamente salvato dalla morte per l’intervento di una mano materna, come egli stesso ebbe a dire, e l’intero suo pontificato - ha continuato Ratzinger - è stato segnato da ciò che la Vergine aveva preannunciato a Fatima». Proprio ieri la statua della Madonna di Fatima era stata accolta in pazza San Pietro, fra decine di migliaia di fedeli e una lapide era stata scoperta nella piazza, nel punto preciso dove si attentò alla vita del Pontefice polacco. Benedetto XVI ha ricordato che il messaggio che la Vergine ha affidato a Fatima ai tre bambini, Francesco, Giacinta e Lucia «in continuità con quello di Lourdes, era un forte richiamo alla preghiera e alla conversione; messaggio davvero profetico considerando il secolo XX funestato da inaudite distruzioni, causate da guerre e da regimi totalitari, nonché da estese persecuzioni contro la Chiesa». La promessa di Maria, sul trionfo del suo cuore immacolato, è di conforto anche «se non sono mancate preoccupazioni e sofferenze, se ancora permangono motivi di apprensione per il futuro dell’umanità». Papa Ratzinger ha invitato tutti a invocare «Maria Santissima ringraziandola per la sua costante intercessione». Benedetto XVI ha anche chiesto alla Madonna di vegliare specialmente sui bambini e - nel giorno della loro festa - su tutte le mamme e le loro famiglie. E proprio ai bambini era riservata una parte delle parole del Papa prima del Regina Coeli. Spigando che in queste settimane molte parrocchie celebrano la prima comunione dei bambini, Benedetto XVI ha detto: «A tutti i ragazzi che in queste settimane si incontrano per la prima volta con Gesù Eucaristia desidero rivolgere un saluto speciale, augurando loro di diventare tralci della Vite che è Gesù e di crescere come suoi veri discepoli». Citando la parabola della vite e dei tralci - proclamata nel vangelo della messa di oggi - il Pontefice ha sottolineato che «la vita cristiana è mistero di comunione con Gesù… Il segreto della fecondità spirituale è l’unione con Dio, unione che si realizza soprattutto nell’eucaristia, giustamente chiamata anche “comunione”». «Una via sicura per mantenersi uniti a Cristo - ha precisato Benedetto XVI - è ricorrere all’intercessione di Maria».
© Il Tempo 15 maggio 2006
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