Governo Prodi, dieci anni dopo |
![]() GOVERNO IN PILLOLE. Sei ministri donna ma solo una, Livia Turco, in un dicastero che conta, le altre tutte senza portafoglio. Due vicepremier: Massimo D'Alema, che ha anche la delega agli Esteri, e Francesco Rutelli (Beni Culturali), che assicureranno il sostegno dei due partiti maggiori della coalizione, Ds e Margherita. E, per il resto, tutto - o quasi - come previsto: nove incarichi alla Quercia, sette alla Margherita (due a prodiani), uno rispettivamente a Udeur, Rosa nel pugno, Prc, Verdi, Italia dei valori e Pdci. E infine, tre personalità di alto profilo, che possono essere considerate in "quota Prodi": Tommaso Padoa Schioppa all'Economia, Giuliano Amato agli Interni, Paolo De Castro alle Politiche agricole. Tutti i partiti dell’Unione hanno almeno un rappresentante. Scongiurato il rischio “appoggio esterno” brandito, nelle trattative, da Clemente Mastella e Oliviero Di liberto. La lista PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Romano Prodi. VICEPRESIDENTI DEL CONSIGLIO: Massimo D'Alema e Francesco Rutelli. MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO: Vannino Chiti (Rapporti parlamento e riforme), Luigi Nicolais (Funzione pubblica e innovazione), Linda Lanzillotta (affari regionali), Emma Bonino (politiche comunitarie), Giulio Santagata (attuazione del programma), Barbara Pollastrini (pari opportunità), Giovanna Meandri (politiche giovanili e sport) e Rosy Bindi (famiglia). MINISTRI CON PORTAFOGLIO: Affari Esteri: Massimo D'Alema. Beni Culturali e Turismo: Francesco Rutelli. Interno: Giuliano Amato. Giustizia: Clemente Mastella. Difesa: Arturo Parisi. Economia e Finanze: Tommaso Padoa Schioppa. Sviluppo Economico: Pierluigi Bersani. Infrastrutture: Antonio Di Pietro. Politiche Agricole e Forestali: Paolo De Castro. Istruzione: Beppe Fioroni. Salute: Livia Turco. Comunicazioni: Paolo Gentiloni. Università e Ricerca: Fabio Mussi. Lavoro: Cesare Damiano. Solidarietà Sociale: Paolo Ferrero. Ambiente e Tutela del Territorio: Alfonso Pecoraro Scanio. Trasporti: Alessandro Bianchi. GEOGRAFIA DEL GOVERNO. Per quanto riguarda la rappresentanza geografica, il governo Prodi ha un solo ministro lombardo (Barbara Pollastrini) e uno veneto (Tommaso Padoa Schioppa). Nessun ministro siciliano. Lazio e Piemonte fanno la parte del leone: sei ministri il Lazio (D'Alema, Rutelli, Gentiloni, Fioroni, Bianchi, Melandri) e cinque il Piemonte (Bonino, Ferrero, Damiano, Amato e Turco); la Campania ha quattro ministri (Mastella, Pecoraro, Nicolais); l'Emilia Romagna tre (Prodi, Bersani, Santagata); la Toscana tre (Chiti, Bindi, Mussi); ; il Molise uno (Di Pietro); la Calabria uno (Lanzillotta); ; la Puglia uno (De Castro) e la Sardegna uno (Parisi). |
Maria tu mi sostieni fin da piccolino, dammi forza e illuminami sempre, mio faro di luce
17 maggio 2006
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