10 maggio 2006

“Il mondo non può ignorare l’esistenza dei LAOGAI”

da www.stranocristiano.it

“Il Mondo non può ignorare l’esistenza dei LAOGAI”. Con queste parole l’On. Nancy Pelosi, capogruppo del Partito Democratico al Congresso USA, ha aperto la Conferenza Internazionale su “I GULAG E I LAOGAI” svoltasi a Washington giovedì 4 maggio.

I LAOGAI sono in Cina i campi di concentramento, almeno mille oggi, dove sono costretti a lavorare, in condizioni disumane, diversi milioni di uomini, donne e bambini a vantaggio del Partito Comunista Cinese e di numerose multinazionali che investono o producono in Cina.

Nel suo intervento Harry Wu, Cattolico, detenuto nei LAOGAI per 19 anni e attualmente presidente della Fondazione LAOGAI, ha ricordato che mentre i LAGER nazisti furono chiusi nel 1945 ed i GULAG sovietici sono in disuso dagli anni ’90, i LAOGAI cinesi sono tuttora operanti. “I LAOGAI, creati da Mao Zedong nel 1950, furono organizzati e strutturati sul modello dei GULAG Sovietici”….. “La vita nei LAOGAI e’ tuttora orribile ed almeno 50 milioni di Cinesi hanno sofferto nei LAOGAI”, osserva Harry Wu. I pestaggi e le torture sono all’ordine del giorno. Frequenti le scariche elettriche e la sospensione per le braccia. Manfred Nowak, rappresentante della Commissione contro la Tortura , delle Nazioni Unite, ha ispezionato nel dicembre del 2005 alcune prigioni in Cina e ha recentemente denunciato il continuo abuso con la tortura sui detenuti, nel paese asiatico.

Storici, esperti e scrittori sono intervenuti durante la Conferenza : Lee Edwards, presidente della Fondazione delle Vittime del Comunismo, Joel Kotek, autore del libro “Il Secolo dei Campi” e rappresentante dell’Associazione in memoria della Shoah, di Parigi; la scrittrice e giornalista Anne Applebaum che ha informato i presenti sulla struttura e la storia dei GULAG. Il Prof. Dieter Henzig ha osservato le molte somiglianze tra i GULAG ed i LAOGAI, come la tortura, la denuncia degli amici, il lavoro forzato ed il ricatto del cibo per costringere i detenuti al lavoro. Ha poi evidenziato la principale differenza tra i GULAG ed i LAOGAI: la “riforma del pensiero” ossia il sistematico lavaggio del cervello del detenuto dei LAOGAI, introdotto da Mao Zedong già nel 1937. La “riforma del pensiero” si attua mediante l’indottrinamento politico quotidiano e mediante l’autocritica. “Questa autocritica” ha spiegato il Prof. Heinzig,

“ha luogo davanti ai sorveglianti ed agli altri detenuti ed e’ finalizzata a riformare la personalità di chi si auto-accusa”. Trattasi di una vera e propria “riprogrammazione del cervello” ha precisato, durante il dibattito, Harry Wu.

Oltre alla stampa, ai ricercatori, ai collaboratori ed amici della Fondazione, al Convegno erano presenti numerosi sopravvissuti dei LAOGAI. Il Ven. Palden Gyatso, Lama Tibetano, detenuto per 33 anni. La Signora Rebya Kadeer, Musulmana-Uighura della provincia dello Xinjiang, imprigionata per 6 anni. La religiosa Tibetana Ama Adhe, detenuta per 27 anni. Lu Decheng, uno degli studenti di Piazza Tianamen che e’ stato imprigionato per quasi 10 anni, fino al 1998. Xu Wenli, nei di lavoro forzato 16 anni, per avere cercato di organizzare il Partito Democratico Cinese. Wu Yashan, nato in Manciuria ed ex soldato dell’Armata Popolare Cinese, ingiustamente accusato di essere “di destra”, imprigionato nei LAOGAI per quasi 20 anni.

La tragedia dei LAOGAI e’ attuale. I LAOGAI sono operativi oggi. Questi campi di lavoro forzato producono di tutto e sono sempre più attivi nell’esportazione. Si puo’ ragionevolmente sostenere, quindi, che la tanto decantata “competitività cinese” nasce dal lavoro forzato.

Inoltre,
i LAOGAI sono solo un particolare dell’attuale realtà cinese e della “pedagogia del terrore” , coperta da “segreto di stato”, che in Cina ancora oggi si pratica. Decine di migliaia di esecuzioni di massa davanti a folle appositamente riunite. Migliaia di organi espiantati dai condannati a morte e venduti con alti profitti. Collagene preso dalla pelle dei morti per produrre cosmetici. Decine di migliaia di aborti e sterilizzazioni forzate. Persecuzione sistematica contro I Cristiani e i credenti di tutte le Religioni e abuso della psichiatria a scopo repressivo politico.

Queste sono le realtà della Cina, oscurate e/o rimosse. Se ne parla poco per non disturbare i commerci internazionali.

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