Il tanto atteso e criticato film di Ron Howard, tratto dall'omonimo romanzo di Dan Brown, ha subito la prima battuta d'arresto.
Il critico Todd McCarty, tra i fortunati ad aver visto il film prima dell'apertura ufficiale prevista per questa sera, e redattore di Variety, si scaglia contro "Il Codice Da Vinci", defininendolo fiacco e noioso, pesante e sinistro.
Addirittura la pellicola sarebbe stata accompagnata, durante la proiezione riservata ai critici, da numerose risate nei momenti cruciali: "Il regista Ron Howard e lo sceneggiatore Akiva Goldsman hanno cospirato per togliere ogni divertimento dal melodramma, lasciando l'audience con un film verboso che non è proprio fiacco, ma ci arriva più vicino di quanto ci si potrebbe aspettare da un materiale cosi' provocante" - ha aggiunto McCarty.
Anche l'esperto di cinema del Boston Globe, Peter Brunette, ha stroncato la pellicola: "Tom Hanks sembrava uno zombie" - ha dichiarato.
La rivelazione chiave, del romanzo come del film, ovvero la discendenza a cui avrebbero dato vita Gesù e Maria Maddalena perpetuata fino a oggi, è affidata alla frase pronunciata da Hanks: "Tu sei l'ultima discendente di Gesù Cristo". Con un'interpretazione non proprio convincente, a giudicare dall' ilarità con cui è stata accolta dagli oltre deumila giornalisti presenti alla proiezione nella sala Debussy del palazzo dei festival.
Dei tanti giornalisti presenti mi è sembrata molto azzeccata la magistrale recensione del bravissimo Fausto Carioti
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