17 maggio 2006

Cannes: niente applausi e qualche fischio per il filmetto di R.Howard


CANNES - E' stato accolto nel silenzio, con qualche fischio, "l'opera di fantasia" di Ron Howard. Ieri all'anteprima per la stampa gelo in una sala strapiena per l'atteso film ispirato al celebre libro di Dan Brown. Nessun applauso alla fine della lunga proiezione.

Il tanto atteso e criticato film di Ron Howard, tratto dall'omonimo romanzo di Dan Brown, ha subito la prima battuta d'arresto.

Il critico Todd McCarty, tra i fortunati ad aver visto il film prima dell'apertura ufficiale prevista per questa sera, e redattore di Variety, si scaglia contro "Il Codice Da Vinci", defininendolo fiacco e noioso, pesante e sinistro.

Addirittura la pellicola sarebbe stata accompagnata, durante la proiezione riservata ai critici, da numerose risate nei momenti cruciali: "Il regista Ron Howard e lo sceneggiatore Akiva Goldsman hanno cospirato per togliere ogni divertimento dal melodramma, lasciando l'audience con un film verboso che non è proprio fiacco, ma ci arriva più vicino di quanto ci si potrebbe aspettare da un materiale cosi' provocante" - ha aggiunto McCarty.

Anche l'esperto di cinema del Boston Globe, Peter Brunette, ha stroncato la pellicola: "Tom Hanks sembrava uno zombie" - ha dichiarato.

La rivelazione chiave, del romanzo come del film, ovvero la discendenza a cui avrebbero dato vita Gesù e Maria Maddalena perpetuata fino a oggi, è affidata alla frase pronunciata da Hanks: "Tu sei l'ultima discendente di Gesù Cristo". Con un'interpretazione non proprio convincente, a giudicare dall' ilarità con cui è stata accolta dagli oltre deumila giornalisti presenti alla proiezione nella sala Debussy del palazzo dei festival.
Dei tanti giornalisti presenti mi è sembrata molto azzeccata la magistrale recensione del bravissimo Fausto Carioti

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