Maria tu mi sostieni fin da piccolino, dammi forza e illuminami sempre, mio faro di luce
29 settembre 2008
Giappone; Cattolico e campione tiro a volo: Paese riparte da Aso
Cattolico, nazionalista, ex sportivo, appassionato di manga, vanta una parentela con la famiglia imperiale e una lunga carriera politica. Questo l'identikit di Taro Aso, 68 anni, nuovo leader del partito liberaldemocratico (Pld) e, da mercoledì, primo ministro giapponese. L'assemblea dei grandi elettori del partito lo ha preferito largamente agli altri candidati, tra cui figurava anche Yuriko Koike. Ma se il Giappone dovrà aspettare per avere una donna alla sua guida, con Aso, invece, per la prima volta il Paese - a maggioranza buddista - avrà un cattolico come primo ministro. Aso è stato eletto con una chiara maggioranza, grazie al voto di 351 dei 527 membri del direttivo del partito. Prenderà il posto di Yasuo Fukuda, premier e leader del partito dimissionario. Aso, che ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal 1976 nel tiro a volo, ha alle spalle una lunga carriera politica: tre anni dopo aver partecipato ai Giochi, la prima elezione in Parlamento; poi, ha ricoperto numerosi ruoli rilevanti nel partito - ma ha fallito la presidenza in due occasioni - e al governo, nel ruolo di ministro degli Interni, della Programmazione economica e, con Koizumi e Abe, degli Esteri. La passione per la politica è nel suo Dna: per via materna è pronipote di Toshimichi Okubo, uno dei padri della restaurazione imperiale, ed è nipote di un ex primo ministro, Shigeru Yoshida; è inoltre direttamente imparentato con la casa regnante, dal momento che sua sorella minore ha sposato il principe di Mikasa, primo cugino dell'imperatore. E' figlio del deputato e imprenditore Takakichi Aso, che gli ha lasciato in eredità l'Aso Group. Dal punto di vista ideologico è conservatore, dal punto di vista economico è moderatamente statalista, in controtendenza, dunque, con i neoliberisti Koizumi e Abe; una scelta mirata, l'unico modo, secondo il partito che guida il Giappone quasi ininterrottamente da 50 anni, per uscire dalla lunga crisi economica che attraversa il Paese, cui manca una guida politica stabile anche perché, alla Camera dei Consiglieri (la camera alta della Dieta giapponese), la maggioranza è detenuta dal partito democratico. [leggi tutto]
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