"Le piaghe dell'umanita' aperte e doloranti in ogni lato del pianeta, anche se spesso ignorate o volutamente nascoste, attendono di essere lenite e guarite dalle piaghe del Signore. Apriamoci con sincera fiducia al mistero pasquale". E' stato un messaggio di denuncia ma anche di grande speranza quello letto dal Pontefice dopo la messa pasquale celebrata sul sagrato di San Pietro sotto una pioggia battente. "Come non pensare - ha proseguito il Papa - ad alcune regioni africane, Darfur e Somalia, l'Iraq nel Medio Oriente e il Tibet per il quale si cerca il bene e la pace". La folla bagnata ma festante ha inneggiato un "Viva il Papa" prima che Benedetto XVI desse gli auguri di una santa Pasqua in 63 lingue, ultima il latino. La prima invece l'italiano: "agli uomini di Roma e d'Italia anche sotto la pioggia. Il Signore entri nelle vostre case". Prima di rientrare il Papa ha concesso l'indulgenza plenaria agli astanti e a tutti coloro che hanno seguito la cerimonia guardando la televisione o sentendo la radio.
(AGI) - Roma, 23 marzo -
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