Il documento della Santa Sede doveva rappresentare un'apertura al dialogo tra le parti, la richiesta di normalizzazione dei rapporti, ma conteneva anche la richiesta incondizionata da parte del Papa del riconoscimento della libertà religiosa senza nessuna distinzione tra chiesa ufficiale e chiesa clandestina.
Per tutta risposta la lettera è stata oscurata dai siti web. Lo ha comunicato l'agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere, Asianews, che ha raccolto le proteste dei sacerdoti e dei fedeli cinesi.
Secondo quanto riportato dall'agenzia del Pime, alcuni rappresentanti del governo cinese avrebbero imposto ai sacerdoti che gestiscono i portali cattolici ad eliminare la pubblicazione. Secondo una fonte dell'agenzia vaticana "questo episodio conferma come sia vero quanto il Papa scrive sulla mancanza per la Chiesa in Cina della piena libertà religiosa". Inoltre, dalla Cina è impossibile connettersi al sito internet della Santa Sede.
Nonostante la censura governativa, il testo papale è in ogni caso giunto alle comunità cattoliche cinesi via fax, portato a mano oppure scaricato da internet grazie ad alcuni siti civetta.
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