L' Onu parla di 30.000 arabi provenienti da Ciad e Niger
ROMA
Oltre 30.000 arabi provenienti da Ciad e Niger hanno attraversto negli ultimi due mesi il confine con la regione sudanese del Darfur, carichi dei loro beni e con i loro greggi al seguito, per insediarsi nei villaggi abbandonati negli ultimi anni di guerra dalle tribù africane. Stando a un rapporto interno dell’Onu, ottenuto dall’Independent, si tratta di uno spostamento «senza precedenti», in una regione dove gli arabi sono pastori nomadi in continua ricerca di nuovi pascoli, che potrebbe avvalorare la tesi di quanti ritengono che il governo di Khartoum stia cercando di ripopolare l’area. Soprattutto in vista delle elezioni in programma tra due anni.
Un funzionario dell’Onu ha parlato di un processo «apparentemente ben programmato», sottolineando che si tratta di un trasferimento «molto consistente». «Non abbiamo mai visto così tante persone arrivare finora nel Darfur occidentale», ha aggiunto. L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ha inviato alla fine di maggio una propria squadra al confine con il Ciad per intervistare i nuovi arrivati e stabilire se si trattasse di persone in fuga dai combattimenti in corso nel paese vicino. Ma sono stati pochi quelli che hanno chiesto assistenza. «La maggior parte di loro sono stati sistemati dagli arabi sudanesi negli ex villaggi degli sfollati e più o meno invitati a rimanere», ha detto un funzionario Onu. I nuovi arrivati hanno anche ricevuto cittadinanza e documenti d’identità sudanesi. [leggi tutto]
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