11 aprile 2007

Mappa delle atrocità nel Darfur


WASHINGTON (Reuters) - Il motore di ricerca Google e l'Holocaust Memorial Museum americano hanno lanciato ieri un progetto di mappatura online per fornire quelle che il museo definisce prove delle atrocità commesse nella regione del Darfur, nel Sudan occidentale.

Oltre 200.000 persone sono state uccise nel Darfur dal 2003 e parte di questa carneficina, definita dagli Stati Uniti il primo genocidio del secolo, è stata monitorata da Google Earth, il servizio di mappatura del motore di ricerca (http://earth.google.com).

Utilizzando immagini ad alta risoluzione, gli utenti possono zoomare sul Darfur per vedere oltre 1.600 villaggi distrutti o danneggiati, fornendo quella che l'Holocaust Museum dice essere una prova del genocidio . Il governo del Sudan nega che questo genocidio sia stato compiuto.

Inoltre, il sistema rende visibili i resti di oltre 100.000 case, scuole, moschee ed altre strutture distrutte dalla milizia janjaweed nel Darfur, dalle forze sudanesi ed altri gruppi.

"Quando si tratta di rispondere di genocidio, la documentazione nel mondo è terribile. Speriamo che questa importante iniziativa con Google renda molto più difficile ignorare chi ha più bisogno di noi", ha detto in una dichiarazione la direttrice dell'Holocaust Museum Sara Bloomfield.

"Crisi nel Darfur" è la prima delle "Iniziative di mappatura di prevenzione genocidi" del museo, che punta a fornire informazioni sui potenziali genocidi in anticipo nella speranza che governi ed altri possano agire tempestivamente per prevenirli.

In questa immagine tratta da Google Earth sono mappati alcuni villaggi distrutti ognuno dei quali è contrassegnato da una fiammella rossa.

Per scaricare dal sito dell'Holocaust Memorial Museum il software che permette di vedere tale mappatura clicca qui.

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