E’ ufficiale: per la Commissione sullo status delle donne (Csw), l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa dell’“uguaglianza di genere” e della situazione femminile nel mondo, l’aborto selettivo delle bambine, responsabile della sparizione di decine di milioni di femmine dalle statistiche demografiche cinesi, indiane e di altri paesi asiatici, non è cosa da meritare un’esplicita e inequivocabile condanna.
Riunita a New York per la propria sessione annuale dal 26 febbraio al 9 marzo, con all’ordine del giorno l’“eliminazione di tutte le forme di discriminazione e violenza contro giovani donne e bambine”, la Commissione ha bocciato la richiesta avanzata dalla delegazione americana perché fosse inserito nel documento finale un chiaro divieto di infanticidio e di aborto finalizzato alla selezione del sesso del nascituro.
È bastato che alcune delegazioni occidentali manifestassero la preoccupazione che il divieto di aborto per la selezione del sesso potesse introdurre limiti nelle pratiche di fecondazione assistita e nell’interruzione volontaria di gravidanza...[leggi tutto]
Riunita a New York per la propria sessione annuale dal 26 febbraio al 9 marzo, con all’ordine del giorno l’“eliminazione di tutte le forme di discriminazione e violenza contro giovani donne e bambine”, la Commissione ha bocciato la richiesta avanzata dalla delegazione americana perché fosse inserito nel documento finale un chiaro divieto di infanticidio e di aborto finalizzato alla selezione del sesso del nascituro.
È bastato che alcune delegazioni occidentali manifestassero la preoccupazione che il divieto di aborto per la selezione del sesso potesse introdurre limiti nelle pratiche di fecondazione assistita e nell’interruzione volontaria di gravidanza...[leggi tutto]
Nessun commento:
Posta un commento