07 luglio 2009

AMNESTY A UNIONE AFRICANA, SDEGNO PER DIFESA BASHIR

(AGI/AFP) - Londra, 4 lug. - Duro attacco di Amnesty International all'Unione africana che ha deciso di opporsi al mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale dell'Aja contro Omar al Bashir, il presidente sudanese accusato di crimini di guerra e contro l'umanita'. La mancanza di cooperazione da parte degli Stati dell'Unione africana "dimostra disprezzo per coloro che hanno sofferto in Darfur di evidenti violazioni dei diritti umani e rende l'Unione africana lo zimbello della comunita' internazionale", ha affermato il direttore della programma Africa di Amnesty, Erwin van der Borght. "Sostenendo una persona ricercata, accusata di crimini di guerra e contro l'umanita', si mina la credibilita' di Stati che hanno aderito allo statuto di Roma, e l'Unione africana ne e' piena", ha affermato van der Borght. Trenta Stati africani hanno firmato lo statuto di Roma che nel 1998 diede vita alla Corte Penale internazionale dell'Aja. La presa di posizione di Amnesty arriva poche ore dopo la decisione dell'Unione africana di non cooperare per l'arresto di Bashir chiedendo nuovamente alle Nazioni Unite di rimandare il caso. La decisione dell'Ua, presa nel corso dell'ultimo summit a Sirte, in Libia, permette a Bashir di viaggiare liberamente in tutto il continente africano senza il rischio di essere arrestato. Il testo e' stato sostenuto dal leader libico Muammar Gheddafi, attuale presidente di turno dell'Ua, che ha attaccato la Corte dell'Aja sostenendo che rappresenti il "terrorismo del nuovo mondo".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e