23 agosto 2006

DARFUR: APPELLO UE, "RISPETTARE CESSATE IL FUOCO"

L'alto rappresentante europeo per la Politica estera, Javier Solana, ha incaricato il suo rappresentante speciale per il Sudan, Pekka Haavisto, di recarsi nel Paese la prossima settimana per cercare di "evitare una recrudescenza della violenza" in Darfur. Solana si e' detto "profondamente preoccupato" per l'aggravarsi della situazione nella tormentata regione occidentale del Sudan, e si e' appellato a tutte le parti coinvolte affinche' "sia rispettato l'accordo per il cessate il fuoco" siglato lo scorso 5 maggio.
Il capo della diplomazia europea ha ribadito che il governo di Khartum "dovrebbe aprire i negoziati ai gruppi ribelli che non hanno firmato l'accordo di pace e che questi ultimi dovrebbero aderirvi".
Solana ha anche ricordato che "la Ue sostiene pienamente gli sforzi dell'Unione africana e delle Nazioni Unite per conseguire una transazione positiva, senza la quale nessuna soluzione realista alla crisi in Darfur e' possibile".
Nell'incontro di maggio tra i delegati del governo e il piu' grande gruppo ribelle della martoriata regione, il Movimento di liberazione del Sudan (Slm), solo una delle tre fazioni che lo compongono, quella guidata da Minni Arcua Minnawi, ha accettato i termini dell'accordo.
Il conflitto in Darfur ha provocato in tre anni piu' di 200mila morti e almeno 2 milioni di sfollati. I ribelli della regione presero le armi nel 2003 accusando Khartum di discriminazione verso gli africani neri residenti in Darfur. In risposta agli attacchi ribelli, le milizie arabe filogovernative Janjaweed lanciarono una campagna di massacri e atrocita' in Darfur. (AGI)

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