17 aprile 2009

Global Day for Darfur


Iniziativa a Roma il 19 aprile


Anche quest’anno si celebra in tutto il mondo il ‘Global Day for Darfur’, dedicato alla crisi in atto nella regione sudanese dal febbraio 2003 e che dal 2007 viene ricordata anche in Italia, grazie all'impegno di ‘Italians for Darfur’, associazione Onlus di cui fanno parte giornalisti, operatori umanitari ed esponenti della società civile.
Testimonial della campagna Monica Guerritore.
Quest'anno il Global day for Darfur ha una valenza ancor più importante. visto l'inasprimento della situazione sul campo e il rischio di peggioramento del conflitto dopo i recenti avvenimenti con conseguenze disastrose sul piano umanitario.
Per questo la Giornata per il Darfur del 2009, che in Italia si terrà al Colosseo, a partire dalle 10, sarà dedicata alla raccolta di fondi per la realizzazione del centro pediatrico di Emergency a Nyala, nel sud Darfur. All'iniziativa sono collegati un libro e una mostra 'Volti e colori del Darfur', allestita nella piazza antistante il monumento e inaugurata il 19 aprile, i cui proventi saranno destinati al progetto.
Alla giornata di mobilitazione - diretta a sostenere la forza di pace autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ancora stenta ad entrare nel pieno delle sue funzioni, e a ribadire la richiesta di un forte intervento della diplomazia internazionale affinché si ponga termine ai massacri perpetrati in Darfur - hanno aderito Amnesty International, Articolo 21, Tavola della Pace, Comunità ebraica, Ugei, Bené Berith giovani, Events for rights, Non c'è pace senza giustizia e molte altre associazioni che si occupano di diritti umani.
Il conflitto in Darfur, nell’arco di sei anni, ha provocato (stime Onu) tra i 200 e i 300.000 morti e ha costretto almeno due milioni e mezzo di persone alla fuga, destinandole ad una vita da sfollati sia all'interno del Sudan, sia nei campi profughi in Ciad, circostanza che di fatto ha allargato il conflitto anche a questo paese confinante.
A complicare la situazione l'espulsione di 13 organizzazioni decisa dal presidente del Sudan, Omar al Bashir, all'indomani dell'emissione nei suoi confronti del mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. La popolazione del Darfur è rimasta, così, senza assistenza e le poche Ong rimaste a operare sul campo hanno enormi difficoltà a coprire tutte le aree della regione. Ecco perché l'azione di Emergency è di fondamentale importanza. Il nostro sostegno al progetto per il centro pediatrico a Nyala è totale e chiediamo anche il vostro aiuto.



Antonella Napoli
Presidente di Italians for Darfur

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