31 maggio 2007

VIDEO BBC AD ANNO ZERO: "SCIACALLAGGIO IN TV"

"Il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda, questa sera su Rai Due, del video 'Sex crimes and the Vatican' ha gia' fatto chiarezza sulle reali intenzioni della trasmissione: fare sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa". Lo scrive il Servizio Informazione Religiosa in una nota a firma di Franco Mugerli, presidente del Copercom, il coordinamento di 23 associazioni per la comunicazione con oltre due milioni di iscritti. Secondo il Sir, "questo filmato della Bbc, piu' che un'inchiesta, in realta' e' un video a tesi, non credibile, con grandi falsita', pretestuoso e pregiudizialmente ostile. E' troppo - si domanda la nota - chiedere al servizio pubblico di aiutare a ristabilire la verita'?". "Noi - spiega Mugerli - non abbiamo paura della verita'. Riteniamo la pedofilia un grave crimine contro l'umanita' e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: 'pur riconoscendo il diritto alla dovuta liberta' d'informazione, non bisogna consentire che il male morale divenga occasione di sensazionalismo'. In questo modo non si aiuta la ricerca della verita', ma al contrario si contribuisce alla perdita del senso morale della societa'". Il Copercom, ricorda il Sir, ha contribuito alla legge contro la pedopornografia anche a mezzo Internet. Sulla decisione di mandare in onda il video, e' intervenuto nei giorni scorsi Massimo Introvigne, sociologo della religione, che ha smontato pezzo a pezzo tutte le accuse contro il Vaticano e il Papa. "Il documentario - ha scritto su Avvenire - e' merce avariata: quando usci' fu subito fatto a pezzi dagli specialisti di diritto canonico, in quanto confonde diritto della Chiesa e diritto dello Stato. La Chiesa ha anche un suo diritto penale, che si occupa tra l'altro delle infrazioni commesse da sacerdoti e delle relative sanzioni, dalla sospensione a divinis alla scomunica. Queste pene non c'entrano con lo Stato, anche se potra' capitare che un sacerdote colpevole di un delitto che cade anche sotto le leggi civili sia giudicato due volte: dalla Chiesa, che lo ridurra' allo stato laicale, e dallo Stato, che lo mettera' in prigione". Entrando nello specifico, il prof. Introvigne denuncia che "il documentario afferma tre volte il falso: presenta come segreto un documento del tutto pubblico e palese; dal momento che il "cattivo" del documentario dev'essere l'attuale Pontefice, Benedetto XVI (per i laicisti il Papa buono e' sempre quello morto), non spiega che la 'De delictis gravioribus' firmata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede il 18 maggio 2001 ha l'unico scopo di dare esecuzione pratica alle norme promulgate con la lettera apostolica Sacramentorum sanctitatis tutela, del precedente 30 aprile, che e' di Giovanni Paolo II; lascia intendere al telespettatore sprovveduto che quando la Chiesa afferma che i processi relativi a certi delicta graviora ('crimini piu' gravi'), tra cui alcuni di natura sessuale, sono riservati alla giurisdizione della Congregazione per la dottrina della fede, intende con questo dare istruzione ai vescovi di sottrarli alla giurisdizione dello Stato e tenerli nascosti". Per Introvigne, "al contrario, e' del tutto evidente che questi documenti si occupano del problema, una volta instaurato un giudizio ecclesiastico, a norma del diritto canonico, a chi spetti la competenza fra Congregazione per la dottrina della fede, che in questi casi agisce 'in qualita' di tribunale apostolico' (cosi' la Sacramentorum sanctitatis tutela), e altri tribunali ecclesiastici. Questi documenti, invece, non si occupano affatto - conclude il fondatore del Cesnur - delle denunzie e dei provvedimenti dei tribunali civili degli Stati". (AGI) - CdV, 31 mag.

14 maggio 2007

UN DONO CHE VALE UNA VITA


Scriviamo questo appello, concordato con l’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), per dare una speranza di farcela a Michela, che ha bisogno del nostro aiuto!

Vi preghiamo di diffondere questo messaggio a chiunque possiate, chiedendo di fare altrettanto.

Stiamo cercando con estrema urgenza un donatore di midollo osseo per Michela.

Michela è una ragazza di Asti di 35 anni e da un anno lotta contro un mieloma multiplo di terzo stadio, una forma di tumore del midollo osseo molto aggressiva. I medici che l’hanno in cura hanno detto che l’unica speranza di guarigione per lei è il trapianto di midollo osseo - cellule staminali. Dopo essersi sottoposta a varie chemioterapie e a due autotrapianti di cellule staminali, dovrà sottoporsi al trapianto definitivo entro marzo 2007 o al più presto!

Il tempo corre veloce…

VI PREGHIAMO DI AIUTARCI!

Dobbiamo trovare un donatore entro marzo 2007 o al più presto, poiché ad oggi nel mondo non è stato trovato nessuno con il midollo compatibile con quello di Michela!

BASTA UN SEMPLICE PRELIEVO DI SANGUE PER DIVENTARE UN POTENZIALE DONATORE DI MIDOLLO OSSEO - CELLULE STAMINALI E VERIFICARE LA COMPATIBILITA’!

DIVENTARE DONATORI DI MIDOLLO OSSEO è oggi un gesto davvero alla portata di tutti!

Oltre, infatti, alla modalità di donazione attraverso il prelievo diretto di midollo osseo, grazie al nuovo protocollo sulle donazioni, in Italia, a partire dal 2005, nella gran parte dei casi la donazione di midollo avviene attraverso il prelievo di cellule staminali da sangue periferico.

DONARE IL MIDOLLO PUÒ SALVARE UNA VITA E NON COSTA NULLA!

Migliaia di adulti e bambini in Italia e nel mondo soffrono di leucemia, mieloma e linfoma, e sono in trepidante attesa di trovare un donatore di midollo compatibile!

Con la speranza che il nostro appello non cada nel vuoto, vi ringraziamo di cuore!

Possono essere reclutati come potenziali donatori tutti coloro che, in buono stato di salute, hanno un età compresa tra i 18 ed i 35 anni. L' iscrizione al “Registro dei donatori di midollo osseo” viene effettuata dopo l'esecuzione della tipizzazione HLA, test eseguito su un comune prelievo di sangue, previo appuntamento, presso uno dei Centri di Prelievo autorizzati, senza prescrizione medica.

Per informazioni più dettagliate potete consultare il sito www.admo.it alla sezione la donazione” o chiamare il numero Admo Regionale 0761-223155 oppure il numero Admo Nazionale 02-39000855.

Per l’appuntamento rivolgersi ai seguenti centri di servizio di ematologia. Essendo questi i centri di riferimento per l’intera regione Lazio, i tempi di attesa per l’appuntamento sono piuttosto lunghi. Raccomandiamo pertanto di telefonare quanto prima!

D O N A Z I O N E D I M I D O L L O O S S E O - C E N T R I A U T O R I Z Z A T I

OSPEDALE S. EUGENIO

Piazzale dell’Umanesimo, 10 – Ospedale nuovo – Day hospital Clinica chirurgica (6° piano)

06.51002293 - 2550

POLICLINICO UMBERTO I

Via Chieti, 7

06.49976512

OSPEDALE S. CAMILLO-FORLANINI

Via Ramazzini, 15

06.65740283

OSPEDALE MILITARE del CELIO (esegue il servizio anche per non militari)

Via S. Stefano Rotondo, 4

06.777039152

Se non siete residenti nella Regione Lazio potete trovare l’elenco dei CENTRI DI DONAZIONE MIDOLLO OSSEO della vostra Regione consultando il sito www.ibmdr.galleria.it , alla voce “organizzazione”, sezione “cd”. Per qualsiasi altra informazione: www.undonoperlavita.com oppure manda un’e-mail a emanuelafilippetti@hotmail.com

11 maggio 2007

Family Day

piazza San Giovanni - Roma

sabato 12 maggio

dalle 15 alle 18

per tutti gli italiani
che credono nel ruolo sociale della famiglia

home page Family day

09 maggio 2007

Cina e Russia: "Mai Venduto Armi al Sudan"

(ASCA-AFP) - Pechino, 8 mag - Cina e Russia respingono le accuse di Amnesty International, secondo cui i due Paesi avrebbero rifornito di armi il Sudan per la guerra in Darfur. ''Si tratta di accuse infondate'', ha risposto stizzito Jiang Yu, portavoce del ministro degli esteri cinese . ''Il governo cinese ha sempre mantenuto un comportamento responsabile e severo sulla politica di esportazione delle armi, e non vende ne' esporta armi a Nazioni o regioni a cui la nazioni Unite hanno posto il divieto''. Freddo anche il Cremlino, che replica in modo secco all'organizzazione per il rispetto dei diritti umani: ''il Darfur non e' stato rifornito con nessuna delle nostra armi'', afferma il ministero degli esteri russo. ''La Russia osserva in modo rigoroso i provvedimenti e le decisioni delle risoluzioni Onu che vietano l'introduzione di armi in Darfur''. (Piu'Europa).

08 maggio 2007

Scritte e atti di vandalismo sulla cattedrale di Palermo

«Un fatto mai successo prima d'ora, un attacco ideologico alla Chiesa universale che in questi giorni viene presa di mira in Italia e in quasi tutto il mondo». Il riferimento è alle minacce rivolte nelle scorse settimane al presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco, e alla performance del comico Andrea Rivera, che dal palco del concerto del Primo maggio a Roma, ha pronunciato pesanti battute sul Papa e la Chiesa cattolica. Non si sono fatte attendere le reazioni delle istituzioni cittadine e regionali. Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, punta il dito su «quanti si sono indignati per le motivate reazioni della Chiesa a certi attacchi rivolti al Santo Padre dal palco di piazza San Giovanni. La vergognosa frase contro Papa Benedetto XVI è la dimostrazione di come certi ambienti privi di qualsiasi riferimento morale e culturale possano facilmente essere influenzate da cattivi maestri capaci di diffondere soltanto la cultura del nulla e dell'odio». [leggi tutto]

Amnesty accusa: Cina e Russia dietro al massacro del Darfur

Nel testo del rapporto, il gruppo chiede al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di rinforzare l’embargo sulle armi, emanato nel marzo 2005 e diretto ad entrambe le fazioni in guerra. Il coinvolgimento di Mosca e Pechino sarebbe provato da alcune fotografie che ritraggono jet militari cinesi di tipo “Fanfan” e russi, gli Antonov 26, nella zona di Nyala, vicino al teatro di guerra. Questi sarebbero usati per il bombardamento di zone densamente popolate da civili.

Il valore dell’investimento totale sarebbe di 45 milioni di dollari: 24 a Pechino e 21 a Mosca. Questo coinvolgimento, conclude l’organizzazione umanitaria, dimostra che “alcuni Stati, compresi membri dello stesso Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, permettono e partecipano all’ingresso di armi destinate al massacro dei civili in Darfur”. [leggi tutto]

Senatore Enrico Pianetta al Global Day

04 maggio 2007

Terrorismo ripetuto e pianificato

”No ehm riferito al Papa visto che stiamo in guerra… un po’ con tutti… in battaglia un po’ con tutti e per evitare le guerre voi dovete capire che il funerale a Welby non lo potevano fare perché hanno dovuto fare il funerale a Pinochet e a quello della banda della Magliana, ma è giusto così, ma che applaudite non avete capito niente è giusto così, vicino a Gesù Cristo chi c’erano due ladroni no?”

Questo e altro nell’intervento di Andrea Rivera un mese fa, alla manifestazione promossa da Emergency in piazza Navona a Roma il 31 marzo scorso (qui il video).

Ora veniteci a dire che questo non è terrorismo anticlericale e che gli organizzatori del primo maggio non sapevano che tali battute da fondamentalista ideologico sono nel suo repertorio come cavallo di battaglia.

I MARZIANI DI MARGHERITA E LA CREAZIONE

tratto da Antonio Socci

Prendiamo un simbolo del pensiero laico come lo scienziato Jacques Monod. Il suo famoso libro “Il caso e la necessità” – che fece epoca - intendeva spazzar via proprio la fede in Dio come non scientifica, riconducendo la comparsa della vita al gioco del caso e della necessità. Dunque è una voce al di sopra di ogni sospetto. Ebbene Monod afferma che secondo le leggi fisiche la vita “poteva” sbocciare, ma non “doveva”, anzi era estremamente inverosimile che si verificasse questa eventualità. La sua probabilità statistica era vicinissima allo zero, cosicché è assai verosimile che un tale “caso” si sia verificato solo una volta, sulla nostra terra. Sentiamo le sue parole: “se la comparsa della specie umana è stata un avvenimento veramente unico, come forse lo è stata la comparsa della vita stessa, ciò dipende dal fatto che, prima di manifestarsi, le sue possibilità erano quasi nulle. L’universo non stava per partorire la vita, né la biosfera l’uomo. Il nostro numero è uscito alla roulette”.

Paradossalmente queste espressioni entusiasmarono Joseph Ratzinger che le citò, in un libro sulla Genesi, trovandole in perfetta consonanza con l’idea ebraica e cristiana della libertà e della contingenza dell’uomo: “io non dovrei essere, ma sono. E Tu, o Dio, mi hai voluto”.

In effetti sebbene l’emergere della vita dai dati chimici e fisici fosse un evento statisticamente assai improbabile, quella minuscola possibilità sembra sia stata fortissimamente voluta da Qualcuno che ha fatto uscire alla roulette la serie esatta dei numeri della vita, fra miliardi di possibilità negative assai più probabili. Un’équipe di professori di Yale ha appurato che il tempo necessario perché delle reazioni chimiche casuali dessero vita a un semplice batterio unicellulare non solo supera l’età della Terra, che ha 4,5 miliardi di anni, ma perfino quella dell’universo (15 miliardi di anni). E stiamo parlando di un semplice batterio unicellulare. Secondo un altro scienziato, Fred Hoyle, credere che la prima cellula possa essersi formata da reazioni chimiche casuali è come credere che “un tornado infuriando in un deposito di sfasciacarrozze abbia messo insieme un Boeing”.[leggi tutto]