13 marzo 2009

La lettera del Papa? Una lezione di vero ecumenismo!

Che cos’è l’ermeneutica della continuità secondo Benedetto XVI?

Senz’altro non è solo una pur utile e necessaria ricerca teologica su come il pre e il post Concilio vanno d’accordo: le cito alcune parole del discorso tenuto presso il Monastero di Santa Francesca Romana a Tor de' Specchi il 9 marzo 2009; mi hanno impressionato due frasi: “Il cuore di Maria è il chiostro dove la Parola continua a parlare nel silenzio, e al tempo stesso è la fornace di una carità che spinge a gesti coraggiosi” e “le pareti di questi ambienti sono decorate da immagini della vita di lei, a dimostrare che il vero edificio che Dio ama costruire è la vita dei santi.”

Se chiederemo la grazia di essere generati santi nel Cuore di Maria, allora il nostro cuore avrà quella trasparenza per saper vivere da buoni cristiani, senza neppur sospettare contraddizione tra il passato e il presente della vita della Chiesa. [leggi tutto]

12 marzo 2009

Mauro D'Ascanio sequestrato in Darfur

Sei operatori della sezione belga di Medici senza frontiere, tra cui un italiano che risponde al nome di Mauro D'Ascanio, un francese, una donna canadese e tre locali, sono stati sequestrati nella regione sudanese del Darfur. La Farnesina ha confermato il rapimento del nostro connazionale. Tre persone sono state già liberate: per i tre ostaggi sarebbe stato invece chiesto un riscatto. Questo particolare è stato reso noto a tutte le agenzie non governative che prestano la loro opera in Sudan dall'agenzia delle Nazioni Unite (Unamid).>Lo stesso ministero degli Esteri italiano ha chiesto il massimo riserbo e la collaborazione delle autorità sudanesi, cui è stato sottolineato che obiettivo assolutamente prioritario deve essere la piena salvaguardia dell'incolumità del connazionale e che pertanto non devono essere intraprese azioni che possano comprometterla.
Il rapimento - L'agenzia delle Nazioni unite Unamid, attraverso un comunicato, ha spiegato che la scorsa notte, intorno alle ore 21, uomini armati non identificati hanno fermato il convoglio su cui procedevano gli operatori a una ventina di chilometri da Saraf el Umra, 200 chilometri a ovest della città di El Fasher, capoluogo del Darfur settentrionale. Hanno rapito sei persone dello staff, di cui tre internazionali - un medico italiano, un coordinatore medico francese e un'infermiera canadese - e tre nazionali dalla sede di Msf-B Saraf Omra. Un nazionale è stato rilasciato alle ore 22. Gli altri due sono stati invece liberati intorno a mezzogiorno. La zona del sequestro, alle porte del massiccio montuoso del Djabel Marra, vede la presenza di tutti i gruppi coinvolti nel conflitto in corso in Darfur dal febbraio del 2003, oltre a dare, di quando in quando, ospitalità (dato che rappresenta l’unica area montuosa in un vasto territorio semi-desertico e pianeggiante) anche ad alcune formazioni armate attive nel confinante Ciad o agruppi di predoni e contrabbandieri.

La notizia giunge dopo che il presidente sudanese Bashir aveva espulso dieci ONG dal Darfur - tra cui le sezioni MSF di Francia e Olanda - in risposta al mandato di cattura per crimini di guerra emesso dal tribunale internazionale dell'Aja nei confronti proprio di Bashir che aveva giustificato l'atto di espulsione come una ‘protezione' per gli operatoti non potendo essere garantita loro l'incolumità in una regione già molto martoriata. In realtà Msf, Save the Children e Oxfam erano accusate da Bashir di aver collaborato con gli investigatori del tribunale internazionale, ma le ong espulse dal paese hanno negato qualsiasi rapporto con la Corte Penale. Inoltre la sezione belga di Msf in Darfur non era stata colpita da ordine d'espulsione da parte del governo di Khartum. Lo ha spiegato Sergio Cecchini, portavoce di Msf Italia, sottolineando che "mentre nei giorni scorsi erano arrivati gli ordini d'espulsione dalla regione alle sezioni francese e olandese, quelle belga, spagnola e svizzera avevano continuato a lavorare in attesa di istruzioni dal governo sudanese".

Giusto un giorno prima l'organizzazione MSF ha presentato a Roma il "Rapporto sulle crisi dimenticate", secondo cui Darfur e Sudan, Zimbabwe, Somalia e Myanmar sono le situazioni umanitarie più ignorate dai media italiani nel 2008. "Oltre a portare soccorso alle persone in difficoltà, il nostro obiettivo è anche quello di denunciare quanto l'azione umanitaria viene ostacolata e supportare i mezzi di comunicazione nel diffondere informazioni precise su ciò che avviene in certi contesti» ha detto Kosta Moschochoritis, direttore generale della sezione italiana. Sono circa 200 i medici italiani che partono ogni anno con le sezioni internazionali di Msf.

10 marzo 2009

Il Concilio che i media divisero fra “conservatori” e “progressisti"

La comprensione del Concilio per la maggior parte dei cattolici avvenne tramite due fonti. Una di queste furono i mass-media laici i quali riferirono del Vaticano II come se non ci fossero interventi del Magistero anteriori al Vaticano II. Così i cattolici poterono leggere resoconti sul Concilio basati sullo schema dei mass-media: conservatori contro progressisti.

L’altra fonte erano le Messe le prediche nelle parrocchie. Immediatamente dopo il Concilio ci furono in numerose parrocchie, comunità religiose e seminari esperimenti liturgici e traduzioni in lingua volgare non approvate che enfatizzavano la rottura. Alcuni teologi che dissentivano dagli insegnamenti della Chiesa, per esempio dall’Humanae vitae e dall'Ordinatio sacerdotalis, favorirono la nozione di rottura, specialmente da quando tale dissenso venne diffuso massicciamente nei mass- media con poco o nessun contenuto teologico serio.

Ma grazie ai vigorosi insegnamenti dei papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e al fatto che nel post-Concilio sorsero molti istituti e organizzazioni sia religiosi che laici, una genuina recezione del Vaticano II è andata continuamente crescendo nel corso dei decenni passati. Molti cattolici si sono resi conto di ciò che il Concilio ha veramente insegnato e come il dissenso dottrinale e morale oscuri la mente e corrompa la vita. La verità della fede cattolica è il Signore vivente, Gesù Cristo, e noi siamo membri della grande comunione dei santi. La gioia, la bellezza, la sapienza e la santità del vangelo nella Chiesa sono testimoniate nella vita di tanti santi nel corso dei secoli e fino ai giorni nostri, per esempio in padre Pio e in madre Teresa di Calcutta.

Questo è il contesto nel quale, come ha detto papa Benedetto, la recezione genuina del Concilio Vaticano II ha saldamente guadagnato terreno. La letteratura teologica si sta applicando sempre più in una lettura delle riforme del Vaticano II all’interno della tradizione bimillenaria della Chiesa. In maniera crescente teologi cattolici, seguendo l’esempio dei Papi, stanno affrontando la sfida del terzo millennio in vista di integrare la scienza contemporanea della natura, le scienze umane e l’arte nella sapienza e nella santità del cattolicesimo – i «vetera novis augere et perficere» del programma leonino. Non c’è solamente il nostro volume sul Vaticano II, ma sta uscendo una traduzione inglese del libro dell’arcivescovo Agostino Marchetto: Il Concilio Ecumenico Vaticano II (Città del Vaticano, 2005). Questo libro offre un’accurata analisti storica e teologica dei fatti del Vaticano II, non nelle categorie drammatiche e retoriche di conservatori contro progressisti, ma in sereni e dettagliati giudizi scientifici, sia positivi che negativi, riguardanti gli avvenimenti del Vaticano II. Questo libro presenta i documenti del Concilio non solo nelle tensioni e dibattiti e nelle varie bozze durante la loro redazione, ma mostra anche come questi dibattiti hanno condotto a documenti che hanno saputo individuare le riforme necessarie per rimanere fedeli alla bimillenaria tradizione dottrinale e teologica della Chiesa. [leggi tutto]