18 settembre 2006

IL CONFLITTO IRRAGIONEVOLE TRA ISLAM E RELATIVISMO

Ciò che la dittatura relativista prima e la dittatura islamica poi, sono riuscite a tirar fuori riguardo al discorso del papa, dimostra che i dittatori del nostro tempo non accettano nessun tipo di dialogo e che con inaudita violenza pretendono anche le scuse da chi la pensa diversamente da loro.

Guai a chi dice che l’occidente senza Dio fa paura e che l’Islam senza la ragione è contrario a Dio stesso. Il papa è ormai l’unico punto di riferimento del nostro mondo, come diceva la straordinaria Oriana Fallaci, ma l’occidente vuole invece essere il solo punto di riferimento di se stesso, senza radici cristiane, non esitando ad accendere la miccia fondamentalista, travisando il pensiero del pontefice nei confronti di Maometto.

“L’occidente dovrebbe vergognarsi di chiedere spiegazioni al papa” fatta eccezione per Casini e un pugno di giornalisti seri (Carioti, Allam, Magister, Ferrara) per il resto stampa e politici, da Di Pietro alle testate giornalistiche delle lobby gay (El Pais, New York Times, Repubblica) tutti a richiedere le scuse del papa, tutti a inventarsele dopo l’Angelus in cui il pontefice ha fatto chiarezza e si è detto rammaricato, ma giustamente non ha chiesto scusa a nessuno. Scusa di cosa poi? Di quello che i mass media relativisti hanno fatto credere ai mass media islamici, che poi a loro volta hanno riportato in modo inesatto al mondo musulmano. Eppure il discorso di Ratisbona lo possono leggere tutti, il chiarimento di Bertone pure, il riferimento fatto dal papa stesso prima dell’Angelus anche. E allora? Per cosa è stata uccisa la povera suora missionaria a Mogadiscio? Per colpa del discorso di Benedetto XVI? Perché il pontefice non si è prontamente scusato? O forse per colpa delle due dittature predominanti, quella islamica e quella relativista, per le quali ogni occasione è buona per farsi la guerra, il pretesto possono essere delle stupide vignette o uno straordinario discorso accademico, non fa differenza, basta che a pagare siano sempre i cristiani, sacerdoti e suore missionarie a costo della vita, perché quando due stupidi elefanti si danno battaglia è sempre e solo l’erba ad essere calpestata.

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